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Roma nascosta: alla scoperta dei mitrei

Roma
 
Un viaggio suggestivo attraverso i luoghi dedicati al culto di Mitra, un itinerario che rintraccia a Roma i sotterranei dedicati al mitraismo, religione di origine iranica, incentrata sulla figura del dio Mitra. Il culto si diffuse rapidamente in Occidente, dal I secolo a.C., ma è nel III secolo d.C. che raggiunse il suo apogeo. Proprio la posizione dei luoghi di culto, in grotte o ambienti sotto il livello di calpestio, rappresentativi per il mitraismo del “cosmo”, ha permesso la loro conservazione anche dopo tanti secoli di nuove edificazioni, interventi urbanistici e soprattutto dopo che il culto fosse definitivamente soppiantato dal Cristianesimo. Lasciatevi condurre in questi luoghi, spesso poco conosciuti dai romani stessi.

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immagine della tappa a Mitreo di Santa Prisca

Immagine di Mitreo di Santa Prisca Il percorso inizia dalla Basilica di Santa Prisca, sull'Aventino, dedicata alla martire uccisa nel I secolo. La primitiva chiesa risale al IV o V secolo, ma ha subito nel tempo numerosi restauri di cui il principale nel XVII secolo che ha determinato l'aspetto attuale. L'accesso al mitreo è sul lato destro della chiesa. Molte importanti pitture sono conservate al suo interno come la figura di Mitra nella nicchia sul fondo mentre uccide un toro. Bella anche l'immagine del dio sole in opus sectile (un mosaico realizzato con frammenti di marmo). Il mitreo è aperto al pubblico la seconda e la quarta domenica del mese alle 16:00.
Scendete dall'Aventino prendendo Via di S. Sabina, fino al Piazzale Ugo La Malfa. Prendete Via del Circo Massimo e in fondo girate a sinistra su Viale Aventino, poi subito a destra su Viale delle Terme di Caracalla, fino all'entrata del sito archeologico.

immagine della tappa b Mitreo delle Terme di Caracalla

Immagine di Mitreo delle Terme di Caracalla Presso le Terme di Caracalla, si trova il più grande mitreo (III secolo d.C.) della città a noi pervenuto, trovato ad una profondità di 14 metri dal piano di calpestio attuale. La sala principale, coperta con volte a botte, ha una dimensione impressionante, di 10x23 metri. Il pavimento è decorato con mosaici e un grande affresco, restaurato di recente insieme a tutta la struttura, rappresenta il dio Mitra.
La visita del mitreo è su prenotazione tramite alcune associazioni come Romasotterranea.
Uscendo dalle Terme continuate sulla destra il viale fino alla Piazza Numa Pompilio. Lì girate a sinistra su Via Druso, poi di nuovo a sinistra in salita su Via della Navicella. Prima dell'ospedale del Celio, girate a destra su Via di Santo Stefano Rotondo.

immagine della tappa c Mitreo della Chiesa di Santo Stefano Rotondo

Immagine di Mitreo della Chiesa di Santo Stefano Rotondo La Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio, un bell'esempio di architettura paleocristiana, risale al V secolo ed appartiene al Collegio Pontificio Germanico-Ungarico di Roma. Gli scavi svolti nel corso degli anni Settanta rivelarono la presenza di un mitreo risalente al II secolo, che conserva affreschi con raffigurazioni collegate al culto, come il dio Sole e il dio Luna. Visitabile su prenotazione (Associazione Romasotterranea). L'abbandono del mitreo, avvenuto in modo rapido e probabilmente per un'azione violenta, si fa risalire al IV secolo.
Proseguite su Via di Santo Stefano Rotondo nella direzione di prima ( in direzione San Giovanni ). Alla fine della strada girate a sinistra su Via dei SS. Quattro Coronati poi a destra in Via dei Querceti, fino a Piazza San Clemente.

immagine della tappa d Mitreo di San Clemente

Immagine di Mitreo di San Clemente La Basilica di San Clemente si considera un “palinsesto” della città di Roma perché preserva perfettamente conservati i resti delle fasi costruttive nell'arco di diversi secoli. La prima basilica si fa risalire alla fine del IV secolo, al di sopra dei resti di una domus romana di III secolo e del mitreo che si trova infatti nel livello più basso della chiesa. L'aula è piccolina e presenta al centro un altare decorato con bassorilievi. La copertura a volta presenta delle stelle in stucco e numerose aperture. Quelle circolari sono sette, numero di grande importanza per il culto, rappresentativo dei sette pianeti e dei sette stadi dell'iniziazione. Si accede al mitreo negli orari di apertura previsti dalla chiesa per le varie stagioni. Uscendo da San Clemente prendete Via dei Normanni, all’incrocio con  via Labicana proseguite a destra fino a via Merulana, girate a sinistra e proseguite fino ad incrociare via Giovanni Lanza.

immagine della tappa e Mitreo di Via Giovanni Lanza

Immagine di Mitreo di Via Giovanni Lanza Sull'Esquilino, durante i lavori svolti alla fine del XIX secolo, si rinvennero i resti di questo mitreo. Si tratta di un ambiente lungo circa sei metri e conservatosi perfettamente con un altare e decorazioni ben visibili. Visitabile prenotando all'Associazione Romasotterranea.
Andate a sinistra su via di Giovanni Lanza verso la fermata Metro Cavour: prendere da lì via Cavour sulla destra (verso Termini) e girare a sinistra su via Depretis, all'altezza di Piazza dell'Esquilino. Continuando nella stessa direzione arriverete a via delle Quattro Fontane e più avanti a Piazza Barberini.

immagine della tappa f Mitreo nel Parco di Palazzo Barberini

Immagine di Mitreo nel Parco di Palazzo Barberini Il mitreo, sul lato posteriore del Palazzo Barberini, conserva eccezionalmente dieci raffigurazioni della vita del dio Mitra. Al centro di questi riquadri, si trova un'immagine molto grande che rappresenta i segni dello zodiaco e Mitra che combatte e uccide un toro. La sala è molto grande, di circa 12 metri per 6 metri, è coperta da volte a botte e si fa risalire al III secolo. Visitabile prenotando a Romasotterranea in alcuni periodi dell'anno.
 

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